MARCO MONTI PHOTOGRAPHY
MARCO MONTI PHOTOGRAPHY
“Si tratta dunque di rappresentare soggettivamente una realtà oggettiva, una sorta di
contemplazione degli oggetti inanimati che può rivelare prospettive insolite e svelare i misteri di una società che si articola proporzionalmente alle possibilità dell’architettura e dell’urbanistica, e viceversa.”
Biografia
Nasce a Cesena nel 1978 ma vive gran parte della sua infanzia e adolescenza alle porte di Milano.
Di madre insegnante e padre fotografo, sviluppa l'interesse per la fotografia analogica verso la fine degli anni '90.
In parallelo agli studi universitari organizza laboratori fotografici per adolescenti e comincia ad orientarsi in modo più consistente ai lavori di reportage, tuttavia discostandosene molto presto.
Affascinato dall'architettura razionalista effettua diversi lavori fotografici sulle opere di Terragni nel comense, sulle opere di Michelucci nel fiorentino e sugli edifici di Giovanni Rota a Vigevano.
Nel 2006 decide di dedicarsi esclusivamente alla fotografia e si trasferisce in Spagna, a Barcellona, dove inizia la sua formazione nel campo digitale.
Compie diversi reportage sulla cultura nomade ed in particolare sul pellegrinaggio gitano che si svolge annualmente in Camargue (Francia).
Successivamente si sposta in Scandinavia, a Copenhagen, dove collabora alla realizzazione della parte video e promozionale dell'ultima produzione musicale del gruppo "The Savage Rose"(Columbia-Sony-bmg).
Nel 2007 si trasferisce a New York City, continuando i lavori fotografici iniziati in Danimarca.
Nel febbraio 2008 decide di continuare i progetti legati alla fotografia tornando in Italia, a Roma. In questo periodo l’interesse per la fotografia di architettura si consolida ulteriormente, tanto da diventare l’unico soggetto fotografico degli ultimi lavori.
Nel 2011 discute una tesi di laurea in storia dell’arte dal titolo “Ideologia e Architettura - attraverso un itinerario fotografico nel razionalismo” in cui l’attività prettamente documentale e l’approccio filologico in campo storico-architettonico e storico-artistico, sono divenuti valori imprenscindibili e intime esigenze per il proprio lavoro.
Le fotografie di paesaggio sono state scattate con una piccola macchina portatile in produzione nel 1978 (Chinon Bellami) e con una Minolta X700 35mm.